venerdì 26 novembre 2010

Co-housing e cammini

Siamo un gruppo di persone il cui sogno è trasferire nel nostro cammino di vita quotidiana quanto sperimentato nei nostri cammini fisici, spirituali ed iniziatici.
L’aspetto più importante che sentiamo il bisogno di vivere quotidianamente è la relazione amorevole e di accoglienza che è così facile vivere nei cammini e sembra così complicato vivere nel quotidiano. E poi la semplicità, l’essenzialità, l’incontro con l’altro come arricchimento e non come limitazione alla mia libertà, l’armonia, l’imparare ad affidarsi…
Ogni volta che ci capita di parlare con pellegrini ed ospitaleri ci accorgiamo di questo bisogno/desiderio condiviso: portare Santiago nella nostra vita. Ma in realtà è un bisogno condiviso anche da chi non è mai stato sul cammino di Santiago: è il sano bisogno di ogni essere umano di riconoscersi parte viva ed integrata dell’umanità e dell’Uno ed in questo momento storico di apparente separazioni e conflitti diventa più pressante che mai. Non è un caso il moltiplicarsi di iniziative di co-housing, eco villaggi, gruppi GAS, banche etiche e del tempo, bilanci di giustizia, cammini storici e nuovi.
Vorremmo creare un co-housing/eco villaggio lungo un cammino (preferibilmente lungo la Via Francigena sul lago di Bolsena) in cui convergano il soddisfacimento di diversi bisogni/desideri.
Ci sembra importante che sorga lungo i cammini per diversi motivi tra cui la sinergia tra cammini fisici e cammini di crescita spirituale/sociale e personale, la potenzialità dei cammini di fungere da acceleratori dei processi di cambiamento sociale e l’arricchimento derivante dalla diversità dei pellegrini (essenziale soprattutto in una struttura nascente e di piccole dimensioni).
A puro titolo esemplificativo elenchiamo alcuni bisogni/desideri che a noi piacerebbe soddisfare ma è ovvio che i punti specifici deriveranno dalle competenze e dai desideri dei partecipanti: 1) crescita personale, sociale e spirituale dei partecipanti (un luogo in cui favorire l’apprendimento dell’interazione dell’altro grazie all’utilizzo di tecniche per raggiungere il consenso decisionale, condivisione delle proprie competenze ed apertura agli insegnamenti degli altri); 2) luogo di lavoro che ne permetta il sostentamento (produzione per uso interno ed eventuale vendita di prodotti alimentari, organizzazione di corsi, seminari, terapie individuali e di gruppo); 3) punto di riferimento per il territorio (banca del tempo, gruppi GAS, biblioteca, conferenze, seminari, laboratori); 4) punto di accoglienza e di informazione per i pellegrini (accoglienza, cammini guidati, affitto materiale, segnaletica ed identificazione sentieri, divulgazione); 5) altro (laboratori artistici/artigianali, etc)

Pensiamo che quello che sembra impossibile e utopico come sogno individuale possa essere realizzato con naturalezza e senza sforzo da un gruppo di affini che condividano la direzione per cui…se sei interessato puoi rispondere qui oppure sul forum del sito “www.pellegrinibelluno.it” oppure all’ indirizzo immacolata.coraggio@fastwebentnet.it
L’idea è contarci, conoscerci, confrontarci, esplorare i nostri punti di forza e di debolezza, valutare le nostre competenze e potenzialità, elaborare un progetto organico e provarci. Vorremmo organizzare un primo incontro in occasione del capodanno (31 dicembre 3 gennaio, luogo e programma da definire insieme).
Nel frattempo buon cammino ovunque la vita vi porti.

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