lunedì 7 giugno 2010

Cantare in coro

Sono entrata nella corale di Santa Margherita di Montefiascone. Da tempo volevo entrare in un coro pensando che mi piace cantare, finalmente l'ho fatto. E mi piace...mi piace più di quanto immaginassi potesse piacermi. Mi piace cantare, ma soprattutto mi piace essere parte di un coro. In un coro la tua voce deve mimetizzarti con le altre. Non è più bravo chi canta più forte o più velocemente: nel coro la tua voce impara ad armonizzarsi con le altre, entrare in risonanza. E' difficile per chi come me soffre spesso di mania di protagonismo: un bellissimo esercizio. E nello stesso tempo la tua voce, con le stesse note e toni e tempi del tuo gruppo (io sono soprano) canta spesso sfasata con quella degli altri gruppi. E ti rendi conto di come la bellezza e l'armonia dipendano proprio da questo gioco di richiami, di voci che si rincorrono, si sfasano e si ritrovano. Ti rendoi conto di come l'armonia, la ricchezza, la magnificenza del canto e della vita derivano dalla pluralità di voci che la compongano. Di come non ci sia un canto giusto e uno sbagliato, uno migliore e uno peggiore, ma come tutte le voci con la loro diversità siano necessarie per la bellezza dell'insieme. E quando abbiamo cantato nella chiesa di San Flaviano insieme ad un coro di tedeschi, ho sentito la gioia e l'emozione di contribuire con la mia piccola voce alla meraviglia del canto collettivo. Cantare e contemporaneamente lasciarmi andare all' ascolto del coro nel suo insieme. Che bello! Spero di riuscire a sentirlo vero e a viverlo anche nella mia vita.

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