venerdì 30 aprile 2010

Vorrei essere un albero

Un paio di settimane fa, chiacchierando con Marco gli dico: "Vorrei essere come un albero: l'albero non si agita, non corre, non scappa. E' li fermo e saldo, ed emana profumi ed aromi per attrarre "amici" ed allontanare pericoli, per comunicare con altre piante, insetti, microorganismi ed animali. L'albero offre generosamente ombra, riparo, fiori e frutta, dolci e profumati. Non si preoccupa di chiedere in cambio nulla, pure è certo che il suo polline sarà disseminato, i suoi semi piantati."
E' difficile essere un albero, offrire l'abbondanza dei propri frutti e fiori, senza preoccuparsi di quanto polline e quanti semi andranno a buon fine. Rimanere fermi emanando profumi, offrendo riparo e quiete, senza inseguire ed elemosinare, affetto, attenzioni, gratificazioni, ringraziamenti. E' difficile per una ansiosa come me, pure come mi attira la possibilità di esserlo.
La domenica successiva sono stata ad Assisi per l'assemblea nazionale Servas (http://www.servas.it/) e ritornando a casa in auto mi accorgo di aver dimenticato la mia sciarpa all'albergo.
Ho strane storie con le sciarpe :-)
La prima storia risale a una decina di anni fa.
Avevo lasciato il cappotto e una sciarpa color cenere su di un attaccapanni nel corridoio di un albergo di Rimini dove frequentavo le lezioni della scuola di Medicina Naturale di Urbino. All'uscita dall'aula la sciarpa era sparita. Mi chiedo che "significato" abbia questa sparizione, che messaggio devo leggerci.
Erano i primi giorni di gennaio e l'indomani, uscendo dal lavoro sono colpita dal vento e dal freddo della sera invernale. Alzo gli occhi e su un palo della luce di lato al portone vedo una sciarpa annodata come un regalo proprio per me. La prendo e mi scalda.
Per Natale avevo chiesto tra altri regali una sciarpa nera o blu (senza riceverla). Beh, questa, la sciarpa trovata annodata con un fiocco nella gelida serata invernale, è a fili intrecciati neri e blu!!
Così l'insieme dei due episodi, la perdita della vecchia sciarpa e il ritrovamento di una nuova dei colori desiderati mi appare un messaggio molto chiaro: per fare entrare qualcosa di nuovo di più adatto a me in questo istante, devo lasciar andare qualcosa di vecchio, così che si crei lo spazio per accogliere il nuovo.
Da allora molte sciarpe sono comparse nella mia vita, sempre in momenti importanti, sempre sciarpe particolari.
Anche quella smarrita ad Assisi è una sciarpa speciale. Una sciarpa in seta dei colori della terra, trovata qualche anno fà per strada tornando a casa e da me molto amata.
Domenica sera sulla via del rientro mi chiedo a cosa devo fare spazio.
E lunedì mattina, nel mio solito giro quotidiano lungo il canale e tra i campi, trovo il foulard che vedete nella foto.
Non ho parole.
Un albero ricchissimo di fiori e frutta entra nella mia vita, ma perchè ciò accada devo lasciar andare molto del mio passato, anche parti che ho amato, che mi sono piaciute e tuttora mi piacciono. Ma che ora non mi appartengono più.
E' un momento di grande cambiamento: sto partendo per il lago di Bolsena e lascio la mia vecchia vita, la mia casa già venduta ai vicini, faccio chiarezza in vecchi rapporti...
lascio andare la sciarpa-regalo dei miei ultimi splendidi anni e mi avvicino ad una nuova vita, dove un albero di vita mi offre innumerevoli fiori e frutti, una nuova vita dove spero di somigliare ad un albero, sereno e fermo, quieto e vivo. In contatto ed equilibrio tra cielo e terra. Cantare la sua canzone, lasciandosi suonare da vento e pioggia, uccelli ed insetti. Un albero che offre ombra, riparo, nutrimento e profumi...e ne gioisce. Poichè sa, senza alcun dubbio che "dare e ricevere sono la stessa cosa"

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