lunedì 27 settembre 2010

ospitalera sul cammino di Santiago

Io non so come dirlo...ma restituire quello che si e ricevuto e' impossibile.
Sono qui con Pasquale, spagnolo di Barcellona anche lui alla prima esperienza di ospitalero. Entrambi e, quanto pare tutti quelli che decidono di farlo,lo fanno con l'illusione, la presunzuione, di restituire quanto hanno ricevuto sul cammino...e invece ci ritroviamo a ricevere ancora di piu.
Sembrerebbe impossibile.
Siamo qui a lavorare ininterrottamente dalle 5 e mezza della mattina alle 10 e mezza 11 di sera.
Spesso con soli 5-10 minuti per mangiare, senza tempo per scrivere, andare ad un internet point, telefonare. A volte senza neanche il tempo di andare in bagno.
Ci ritroviamo ad improvvisarci cuochi per 50-70 persone, impresa di pulizia, medici, psicologi, confessori e contabili. Ci ritroviamo con pellegrini ammalati, storie spezzacuore, lavatrici impazziti, scaldabagni che saltano, imprevisti di ogni tipo.
Gruppi di giovani pellegrini che bevono troppo, pellegrini con la valigia che si irritano, lituani che parlano solo lituano, pellgrini che chiedono camere singole...
e frammenti di anima, spiragli di cuori
cuori che si aprono e occhi che piangono
e risate e danze, abbracci e brindisi...
e non so come dirlo....ma siamo infinitamente piu ricchi che al nostro arrivo e gia il pensiero di dover lasciare BErcianos tra 4 giorni ci riemnpe il cuore di trisatezza e nostalgia..
vi abbraccio tutti e a presto
Immacolata

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