venerdì 3 luglio 2009

nuove terre e nuovi occhi

Mi piace lavorare ascoltando Radio Classica. Il tipo di musica, classica, jazz, opera, è adatto alla concentrazione ed al rilassamento che aiutano il lavoro mentale. Non ci sono troppe parole e quelle che ci sono sono parole pacate. Per lo più di presentazione dei brani, poi qualche notiziario e di tanto in tanto frasi celebri.
Molte di esse mi piacciono molto e mi riprometto sempre di scriverle nella sezione gocce di luce. Beh, prima o poi lo farò. Ho un sacco di cose da scrivere nella sezione gocce di luce, ma siccome non c'è una vera urgenza rimando sempre a quando avrò più tempo :-)).
Ma c'è una frase in particolare che mi piace tantissimo. E' di Marcel Proust: "Il vero viaggio di ricerca non consiste nel guardare nuove terre, ma nell'averenuovi occhi ".
Mi sembra che descriva perfettamente il viaggio di ricerca che intendo fare quest'estate: il giro del lago di Bolsena per 13 volte. Per imparare a guardare con occhi nuovi, per spostare l'attenzione sul cambiamento di percezione che un cammino provoca in me stessa.
Nel frattempo mi esercito ogni giorno a provare a guardare con occhi nuovi i 5/6 chilometri del giro intorno alla mia casa che percorro iniziando la mia giornata. E in effetti ogni giorno mi stupisco della bellezza di quanto mi circonda. Ogni giorno vedo piccole grandi nuove meraviglie: una coccinella su uno stelo, un coniglio sulla strada, un airone che mi offre una candida piuma, una biscia che mi attraversa la via, un incontro con un altro camminante, un gioco di luce particolare, un'effetto speciale della luce sulle spighe di grano, o un gioco di colori tra papaveri, terra ed erba.
Ogni giorno percorro gli stessi passi, ma ogni giorno è un nuovo cammino.

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