
Incollo quindi con moltissimo piacere la mail ricevuta dalla cara amica Chiara Sozzi
La rivolta popolare sugli altipiani Himalayani rischia di finire in un enorme massacro. Ci sono già centinaia di morti. Dallo scadere dell'ultimatum per consegnarsi alle autorità cinesi di lunedì sera ci sono stati rastrellamenti a tappeto nelle case degli attivisti . Gli esuli hanno rivolto un disperato appello alla comunità internazionale , perchè verifichi ciò che sta succedendo a Lhasa. Dice il Dalai Lama in esilio a Dharamsala : ' In realtà credo che tutti sappiano qual'è il mio approccio.... completa non violenza, perchè la violenza è quasi come un suicidio. Ma che il governo cinese lo ammetta o no, c'è un probelma. IL PROBLEMA E' CHE L'EREDITA' CULTURALE NAZIONALE E' IN UNA FASE DI SERIO PERICOLO. LA NAZIONE TIBETANA, LA SUA ANTICA CULTURA, MUORE. Intenzionalmente o non intenzionalmente, assistiamo a una forma di GENOCIDIO CULTURALE.'
La Cina ha chiuso il Tibet al mondo : censura su Internet, via gli stranieri. Da domenica 12.000 soldati erano in marcia su Lhasa dalle regioni circostanti , con 200 camion. In questo momento ormai probabilmente la voce di ogni tibetano è soffocata. Per questo sento che siamo abbastanza maturi per impegnarci a far risuonare con le nostre voci quello che loro non possono più dire al mondo. I governi tacciono, gli schieramenti politici, sia di destra che di sinistra tacciono, il Vaticano tace, paralizzati dalla priorità di mantenere buoni rapporti diplomatici con la Cina. E' comprensibile. Diffcile fare altrimenti in questo momento. Il Dalai Lama non chiede nemmeno di boicottare le olimpiadi . ' Ho già detto che [la Cina] ha il diritto di tenere i Giochi, e che il popolo cinese ha bisogno di sentirsi orgoglioso di questo. E' la Comunità Internazionale che ha la responsabilità morale di ricordare alla Cina di essere un buon paese ospitante'.
C'è bisogno che ognuno di noi incominci a dar voce, ognuno nel proprio modo, a un movimento di opinione che porti la Comunità Internazionle a muoversi. Per ogni tibetano ucciso, che non potrà più parlare, uno di noi trovi l'altruismo e il coraggio di dire ciò che è giusto venga detto. Bisogna chiedere che PRIMA DELLE OLIMPIADI vengano ripresi i negoziati con i lama rappresentanti del popolo tibetano, interrotti a luglio. Bisogna chiedere che il governo cinese riconosca i diritti civili che il popolo tibetano chiede.
Cosa si può fare ?
a.. Parlare di quello che sta succedendo, perchè la situazione acquisti una grande rilevanza nell'attenzione comune
b.. L'Istituto Studi di Buddismo Tibetano ( 02.2576015 - http://www.gpling/ .org - gpling@virgilio.it) sta preparando un incontro di preghiera per la settimana prossima - e ha bandiere tibetane che potrebbero essere esposte alle finestre per esprimere la solidarietà al popolo tibetano
c.. GIOVEDI 20 MARZO ALLE 16 - IN PIAZZA della Scala (Milano) c'è una manifestazione organizzata dalla comunità tibetana, a cui parteciperanno i sindacati uniti, i centri buddisti , e qualsiasi cittadino senta nel cuore di dare sostegno al popolo tibetano. E' tempo di esserci, uniti, a proteggere ciò che per noi è prezioso. I monaci, le monache, gli studenti, i civili tibetani in questo momento vengono uccisi perchè hanno manifestato per chiedere che la loro cultura non venga eliminata. E' successo mille volte in passato con altre nazioni, altre culture. Adesso noi siamo qui.
d.. manifestazione per il Tibet: Roma, mercoledì 19 marzo, Campo de' fiori, ore 16,30 - 21 http://www.radioradicale.it/siamo-tutti-tibetani-manifestazione-indetta-da-il-riformista
Io Giovedì sarò in piazza Della Scala, con i piedi e con il cuore in Tibet
Un abbraccio dal cuore a tutti quelli che ci saranno
Immacolata
Nessun commento:
Posta un commento