mercoledì 30 luglio 2008

30 luglio: sono a Becanson

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Sono a Besancon, un terzo del cammino è fatto...mi fermo qui due giorni, oggi e domani e riparto come da programma il primo agosto. Vedo che le mie cartoline sono ferme ad una decina di gioni fa...immagino che Oriano sia giustamente in vacanza e gli auguro di farne di splendide, oppure significa che dai paesini sperduti dove le ho inviate fanno un po fatica ad arrivare :-)
Marina e Jean Claude, il suo amico francese si sono fermati a Becanson. Marine forse verrà Martigny per fare il passo del Gran San Bernardo.
Sono ospite di Adrien e Marion, due amici che condividono un appartamento in pieno centro a Becanson; gentili e piacevoli. Accoglienti e informali, sono di hospitality club.
Ho dato appena un'occhiatina veloce ieri sera arrivando qui a Becanson, ma sembra un bel posto da visitare...in particolare mi attirano l'orologio astronomico e la cittadella...ma soprattutto a dire la verità sono attratta dal'idea di star"e due giorni senza marciare...:-)

per quanto mi piaccia camminare, è piacevole l'idea di non dover preoccuparmi di perdere la strada, nè di dove dormiro per due giorni...come una piccola vacanza :-)
mi direte, ma non sei in vacanza? beh in effetti si, ma il cammino, questo cammino è pieno ed intenso, bellissimo, ma anche stancante, fisicamente ed emotivamente...cosi due giorni di arresto mi fanno proprio piacere....
avrebbe dovuto essere uno, infatti l'idea era di fermermi ieri ad una decina di km da Becanson...ma l'entrata in Becanson è divenuta complicatissima per i lavori del l'alta velocità. Ieri a Geneuille, che io pensavo a 4 km da Cutillon, dove pensavo di fermarmi, ho incontrato Pierre, dell'associazione Via Francigena, che mi ha spiegato che per arrivare a Cutillon bisognava fare un giro di circa 10 km, inoltre la donna che accoglie i pellegrini a Cutillon ierei non sarebbe stata disponibile...insomma per farla breve oltre a darmi quintalate di carte di percorsi per l'entrata e l'uscita da becancon di ha dato uno strappo a Becanson e cosi sono arrivata ieri sera invece che nel primo pomeriggio di oggi. E in macchina abbiamo cominciato a chiacchierare di santiago e di francigena, i accoglienza e di percorsi, associazioni e miracoli. Arrivati a Becanson siamo rimasti a parlare ancora più di un ora e alla fine è entrato anche lui nella catena di cadeaux.. gli ho dato la collana di perle datami da Alessandre e mi ha dato una spilletta pellegrino ( quei pellegrini azzurri stile puffi, con la bisaccia ed il bastone e il disegno della conchiglia sul cappello) comprata a santiago in uno dei suoi cammini e che porta sempre con se...
allora già che sono in argomento spiego meglio la faccenda dei regali :-)
questo cammino rappresenta per me più di ogni cosa la manifestazione simbolico-fisica della creazione di ponti, di connessioni, di legami
ponti ideali che vado a creare con i miei passi, connessioni tra i paesi visitati, tra le persone che incontro, siano essi pellegrini come me, siano persone che mi accolgono nella loro casa o anche, come pierre, persone con cui scatta un'empatia, un "lio", un "riconoscimento"...
sono certa che sempre c'è una "catena di regali" in atto tra tutti i viventi: se dono un sorriso, la persona a cui l'ho donato probabilmente regalerà una parola gentile a qualcun altro e questi una carezza ad un terzo...spesso non ne siamo consapevoli, ma ogni piccolo atto di compassione, di amicizia, di amore, si trasmette in una catena di gesti e di emozioni...
cosi ho voluto rendere anche questa connessione, questo legame invisibile intessuto dal mio cammino tra le persone che incontro più evidente, più palpabile, manifestandolo con una catena di regali, materiali, anche se simbolici. Ho cominciato regalando ad Una, la squisita ottantenne che mi ha ospitato a Londra, la maglietta con il logo e le firme di tutti quelli che con il cuore sono partiti con me. Una mi ha dato una statuetta thainlandese che ho portato a Tom, Tom una sciarpa ricevuta in Tibet dai monaci buddisti che è andata a Marc...
e cosi via. Ognuno mi racconta la storia dell'oggetto e perchè lo dona. A volte sono fiabe, a volte sono aneddoti, a volte poesie, a volte è prosa :-)
a volte oggetti di un certo valore a volte del tutto privi di valore economico, ma sempre frammenti di anima...
cerco di essere un "testimone neutrale" in questo passaggio di doni, e a volte mi è difficile...
mi viene da pensare che la tal persona non puo capire, non è adatta...ma faccio uno sforzo, metto da parte il mio ego e passo il testimone
e poi sono sempre stupita di come il dono sia giusto per chi lo riceve, di come scatti la commozione...
E mi sento arricchita da ogni dono che passa tra le mie mani, e da ogni storia che mi viene narrata
Un abbraccio a tutti, da Becanson, dalla francigena, dai cammini del mondo
da immacolata, da chi ha camminato con me, da chi mi ha ospitato, da chi mi ha aiutato, da chi mi ha ascoltato, da chi si è raccontato

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno, Immacolata, qui a Nettuno sono le 11.04.....sto abbastanza bene, ho iniziato a stamparmi un po' di materiale e sto prendendo accordi con l'amico Servas che dovrei incontrare in Liguria.
Comunque, leggendo le tue cartoline, i tuoi descrittivi momenti..che leggo più fluidamente e con meno fatica....mi convinco comunque che, come la Vita ogni Cammino è individuale..da ogni Cammino noi stessi possiamo "emergere" un poco più evoluti, un poco alleggeriti del nostro "mochillapensiero"!
Delle parti di noi a volte si leggono negli altri, delle parti di noi riescono per fortuna a librarsi leggere....
Un poco di ansia positiva mi sta attraversando...perchè ogni Cammino, ogni passo...dovunque sia...sarà un avventura di Vita nutriente!
Buon riposo e....buon Cammino!
Un abbraccio, Camminante...
Lucia

Anonimo ha detto...

Ciao, sempre io...trasferisci il tuo post sul Forum? Ciao