venerdì 9 maggio 2008

Un abbraccio a Pippa, seminatrice di pace, costruttrice di ponti



Cara Pippa, cara, carissima Pippa...non ti conoscevo e mi sembra di averti conosciuto da sempre, sorella nell'anima...Servas anch'io e viaggiatrice anch'io...anche se preferisco andare a piedi all'autostop...Carissima Pippa, sto organizzando per quest'estate l'iniziativa “In cammino per la pace: camminando creiamo ponti di luce e sentieri di pace”, un cammino a piedi di circa tre mesi da Canterbury a Roma, come rappresentazione fisico-simbolica dell'intento di “camminare nella vita”, creando ponti di luce e sentieri di pace: sentieri per integrare coloro che già si considerano affini, ponti per creare interazioni e relazioni arricchenti con chi sta “apparentemente” su sponde opposte.
Percorrerò fisicamente il cammino a partire dal 1 luglio con arrivo previsto a Roma nella seconda settimana di settembre e sono invitati ad aderire all'iniziativa sia singoli che associazioni. Beh pensavo di dedicare questo cammino a tutti i seminatori di pace, ora avrà una dedica speciale per te, seminatrice di pace, costruttrice di ponti.
Un abbraccio a te e alla tua famiglia e ai tuoi amici che ti hanno saputo amare senza tagliarti le ali, anzi ti hanno amata proprio per la tua capacità di volare. Ora ruberò le tue parole, come già ho rubato l'immagine del tuo abito da sposa, per raccontare il tuo sogno, il tuo progetto, il tuo cammino...
dal sito http://bridesontour.fotoup.net/
Della guerra sono stanca ormai,
al lavoro di un tempo tornerei,
a un vestito da sposa o qualcosa di bianco,
per nascondere questa mia vocazione, al trionfo ed al pianto
.
(F. De Andrè)

Il viaggio è da sempre un mezzo ed un fine, è una scelta di vita o per alcuni l’unico modo possibile di vivere, è la metafora della vita stessa. Viaggiare con mezzi poveri mette in relazione il viaggiatore con la popolazione locale; viaggiare in autostop, fa sì che uno straniero si metta nelle mani di altri viaggiatori, ma ancora piu spesso dei locali o di chi dello spostamento ha fatto il suo mestiere. La scelta del viaggio in autostop è una scelta di fiducia negli altri esseri umani, e l’uomo, come un piccolo dio premia chi ha fede in lui.

Questo è il frutto delle tantissime esperienze in autostop che nella vita di Pippa Bacca, l’hanno portata in giro per l’Europa, sino a Sanpietroburgo, Istambul, Finisterre, Irlanda e nel nord e centro America.
Dall’incontro con Silvia Moro, che al viaggio ha dedicato le sue ultime performances, è nato un sogno ambizioso e poetico.
Il sogno di percorrere in autostop i paesi che sono stati sconvolti da guerre recenti e non sempre completamente sedate. Il viaggio non sarebbe il normale viaggio di due viaggiatrici ardite, ma il viaggio di due bellissime spose vestite per un matrimonio che forse è già avvenuto o che non avverrà o forse è rappresentato dal viaggio stesso .
Un matrimonio con la terra , la pace, con la gente tutta, alla ricerca dello sposo? Chi è e cosa rappresenta lo sposo? Due le spose, due il numero dell’incontro, del reciproco e del femminino, del pari,del multiplo,del diverso. Le letture di un gesto artistico di questo tipo sono infinite.
La sposa è il bianco, la luce, il femminino, generatrice di vita, quindi di pace, dell’amore e della purezza.
L’abito, l’unico che che porteranno con sé, inevitabilmente perderà il suo candore per arricchirsi e diventare il supporto, il testimone, il diario narrato dalle tracce lasciate dalle materie dei luoghi attraversati, dai reperti raccolti lungo il cammino… e dai ricami delle donne locali per esempio, essendo il filo, in tutto il mediterraneo l’elemento decorativo e quindi di narrazione, di tutti gli abiti da sposa.
I giorni che precedono il matrimonio, tradizionalmente sono i giorni dedicati alla sua preparazione, scanditi da rituali preposti alla purificazione, al ritorno al bianco, per accogliere l’altra metà del cielo…le donne, si incontrano, si nutrono, si raccontano, il passaggio dunque ad una nuova dimensione, intrinseca all’unione, alla condivisone e al mistero della vita.
Anche le due spose in questione così realizzeranno, lungo il percorso, presso associazioni di artiste, artigiane locali, musei e fondazioni, ma anche associazioni culturali e pacifiste rituali-performances partendo dal quotidiano lavaggio dell’abito, sino all’interazione coi luoghi , mestieri e le genti.
L’obbiettivo è di esplorare e raccogliere ogni testimonianza possibile, a mezzo video-fotografico ed epistolare, relativa all’ incontro delle diverse culture, e ai rispettivi universi simbolici - comunque connessi tra loro da un’origine e da un immaginario che sfata il concetto di confine e limite geografico.
Il percorso previsto prevede il passaggio da Italia, Serbia,Bosnia, Bulgaria, Turchia, Libano, Palestina , Israele, Siria. Gli abiti, al termine del viaggio saranno le opere d’arte da esporre, insieme naturalmente a tutte le testimonianze raccolte e manufatti realizzati.
Nello sviluppo del progetto siamo sostenute da Byblos che realizzerà gli abiti secondo le nostre tracce e che ci ospiterà presso la Byblos artgallery per la mostra finale nel Novebre 2008, dalla fondazione Pistoletto che ci metterà a disposizione i suoi contatti nel mediterraneo, dalla associazione culturale Erodoto, da JVC che ci donerà le sue videocamere, dalla associazione culturale Casa Morigi, dalla Terra del Fuoco, dall' Aidos che ci accoglierà in Siria e in Giordania da tanti altri che ci ospiteranno e da tanti altri che continuano passo passo a contribuire alla realizzazione di questo inusuale gesto di pace. E naturalmente da FotoUp.
Pippa Bacca - Silvia Moro

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